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  • Immagine del redattoreJisei Do Lissone

Lunedì 01 novembre 2021

Aggiornamento: 8 nov 2021

CAUSE DI MALATTIE SECONDO LA MEDICINA CINESE - LE EMOZIONI

La medicina cinese non distingue tra corpo e mente. La mente alberga nel corpo. Ogni emozione ha il suo organo di pertinenza, a seconda della sua specifica risonanza o affinità energetica, ma il Cuore, Organo Imperatore, le contiene tutte.


Cos’è l’emozione? È un moto dell’animo umano strettamente correlata ai desideri e alla passione. Il soddisfacimento o la frustrazione di desideri o passioni genera un’emozione. I desideri e le passioni sono come il Fuoco (ecco la “tinta energetica” che le accomuna al Cuore): se c’è poco fuoco non possiamo “cucinare” la vita, ma se ce n’è troppo la bruciamo.


Le emozioni provocano patologia quando sono “trattenute”, ovvero quando durano da troppo tempo. In questo caso “riempiono” il loro rispettivo organo di pertinenza, danneggiandolo. La pienezza non permette il movimento corretto, fluido, del Qi. Sia crea una stasi che determina malattia.


Cuore: è l’Imperatore, è la sede dello Shen, la mente. Assimilato all’elemento Fuoco, allo Yang massimo, all’energia immateriale, all’estate. È la sede del pensiero libero, che si proietta lontano. Quando non possiamo esprimerci per quello che siamo o quando non riusciamo a realizzarci per come vorremmo diventare, avvertiamo un senso di costrizione che si esprime con dolori toracici, nodo alla gola, dispnea, sintomi che sono espressione di energia ristagnante, che non riesce a fluire liberamente. È allora che la gioia (l’emozione associata all’organo) subisce delle perturbazioni, crea sbalzi d’umore. Questa alterazione per i cinesi rappresenta l’anticamera della pazzia.


Fegato: assimilato energeticamente all’elemento Legno, alla primavera, è l’organo della manifestazione esteriore, della risposta agli stimoli esterni, del coraggio. Per affinità energetica l’emozione che lo danneggia è la collera, emozione determinata dall’impossibilità di esprimersi e di reagire come l’istinto suggerirebbe, dalla necessità di trattenersi imposta spesso dalle regole sociali di buon comportamento o altro. Questa costrizione sviluppa tensione emotiva, rabbia trattenuta, pienezza e ristagno. È la condizione più comune nel mondo occidentale. Se la tensione emotiva perdura produce un calore interno o fuoco che si esprime con segni e sintomi nella zona alta del corpo: cefalea pulsante, occhi rossi, viso arrossato, vertigini se si produce vento interno. Il fegato nutre muscoli e tendini: la sua sofferenza causa tendiniti e contratture muscolari.


Milza – Pancreas: è l’organo della digestione, degli alimenti e delle emozioni; è associato all’elemento Terra, alla stabilità e alla solidità. I pensieri e le preoccupazioni danneggiano la milza e spesso causano digestione lenta e difficoltosa, gonfiori addominali, senso di pienezza, inappetenza e dimagrimento. A livello emozionale quando la milza è perturbata crea rimuginazione e nostalgia.


Polmone: è associato all’autunno, all’elemento Metallo, al passaggio dallo yang massimo dell’estate al massimo dello Yin dell’inverno che sta per arrivare. È la stagione in cui cadono le foglie, si perdono i colori brillanti dei fiori, la natura si prepara al riposo invernale, si taglia ciò che è in più (è la stagione della potatura e della vendemmia) e, in Cina, si eseguivano le sentenze capitali. È l’organo Maestro dell’energia, che distribuisce in tutto il corpo, con un movimento verso il basso, così come verso il basso va lo Yin. Da un punto di vista psicologico è associato all’introspezione, al guardarsi dentro, all’introversione, al ripiegarsi su se stessi. Quale sentimento danneggia il polmone? La tristezza, la malinconia quando sono eccessive e diventano angoscia, con ossessioni verso il proprio futuro: allora qualcosa si blocca nel naturale movimento verso il basso, e ristagna nel torace. Respiro corto, sensazione di non riuscire a tirare il fiato. A livello emozionale questo corrisponde a depressione del tono dell’umore.


Rene: è associato all’inverno e all’elemento Acqua, alla conservazione dell’informazione (DNA) e della capacità riproduttiva (Jing), e all’energia dell’individuo. Il sentimento che, protratto colpisce il Rene, è la paura. La paura blocca, immobilizza, genera uno stato di sospensione in cui tutto potrebbe accadere, ma nulla accade. Ed è panico. Paura di perdere il controllo. Questo erode e indebolisce la volontà, la tenacia, la concentrazione che appartengono, per affinità energetica, al rene. In senso fisico ci può essere: blocco in regione lombare, dolori alle ossa, problemi di crescita nei bambini, problemi riproduttivi negli adulti.



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