PERCHE’ PRATICHIAMO QI GONG
Cominciamo con il dire che esistono due grandi categorie di Qi Gong: quello dinamico e quello statico. Il Qi Gong dinamico è fatto di movimenti visibili attraverso i quali il corpo si muove da una postura all’altra, come in una vera e propria danza. Nel novero di questa tipologia rientra il Taiji Quan; qui il movimento, il gesto si accompagnano ad una mente tranquilla e silenziosa acquistando una consapevolezza maggiore.
Nel Qi Gong statico (zazen – ritzu zen o palo eretto) il corpo è completamente immobile e il Qi è controllato dalla mente, dalla concentrazione, dalla visualizzazione e da precise tecniche di respirazione.
Le due categorie non sono rigide: nel movimento ricerchiamo la quiete, nella quiete siamo vigili e attenti.
Possiamo anche classificarlo in diverse tipologie:
- Il qi gong terapeutico in cui il praticante, dopo aver accumulato energia attraverso esercizi particolari, la condivide con altri attraverso l’utilizzo delle mani;
- Il qi gon meditativo o spirituale nel quale il praticante rivolge la propria attenzione al tentativo di creare uno stato mentale capace di metterlo in contatto armonico con la natura che lo circonda. Anche in questo caso, come nel qi gong terapeutico, coltiva sia il corpo che la mente;
- Il qi gong confuciano che è finalizzato ad elevare la caratura morale e etica della persona. Un individuo in salute è più portato a rispettare se stesso e gli altri e a comportarsi in modo corretto;
- Il qi gong marziale che tende a migliorare le capacità di difesa e di attacco ma che può essere di supporto anche nella pratica di altri sport. Qui prevalgono gli esercizi dinamici che, uniti alla meditazione, rendono il corpo più forte, più elastico e in grado di recuperare più velocemente da infortuni e malattie.
Esistono migliaia di scuole di Qi Gong, ma tutte si basano sugli stessi principi: rilassamento, concentrazione, visualizzazione, respirazione e corretta postura. Alcune prendono nome dagli animali di cui imitano le movenze (gru, serpente, tigre, ecc.), altre il nome dal loro fondatore (Tokitsu Ryu…), altre ancora si pongono come scuole di filosofia, altre descrivono invece gli effetti della loro pratica.
Qualsiasi sia la Scuola la cosa che conta è porre l’attenzione nei confronti di se stessi e della propria persona, attitudine che già contribuisce a mantenerci in salute. Una pratica moderata, corretta, costante, consente di ricaricare completamente il corpo, rigenerandolo e riempendone di energia il serbatoio.
Il Qi Gong è facile da imparare, ma per una sua perfetta padronanza ci vogliono dedizione e perseveranza. Se praticato correttamente non ha effetti collaterali.
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